Online sul Flauto di Pan la recensione di Miriam Mastrovito del romanzo MISTER SUICIDIO di Nicole Cushing, opera vincitrice del Bram Stoker Award 2015.
Estratto dalla recensione: (...) È dunque un tema forte, attualissimo, come quello del suicidio adolescenziale, ad aprire le danze con la nascita di un bizzarro quanto inquietante sodalizio, ma questo non è che l’inizio di un percorso ricco di sorprese. (...) È un viaggio fisico, mentale, introspettivo – di formazione anche – quello che, insieme al personaggio chiave, compiamo seguendo la voce di Mister Suicidio. Un viaggio in cui risulta difficile comprendere dove finisce la realtà e comincia l’allucinazione, dove si arresta la sanità mentale e prende il volo la follia, ma le cui tappe si caricano di significati profondi. Mister Suicidio, quasi un guru perverso, ci spinge alla scoperta del Triplice Sentiero, Depravazione, Derealizzazione, Non esistenza sono le tappe da scoprire e da percorrere per conquistare l’oblio, garantito da una misteriosa divinità: La Grande Bocca Oscura. (...) In modo crudo e originalissimo, Mister Suicidio ci descrive non solo la follia, ma l’alienazione dalla realtà (che può facilmente essere alimentata dal nostro attuale modello di vita). Ci mostra e ci fa toccare con mano il vuoto che, in alcuni casi, può fagocitare la nostra esistenza ma nello stesso tempo ci spinge in una direzione, che contro ogni aspettativa, non punta al nichilismo bensì sfocia in un sorprendente inno alla vita. (...) Leggi la recensione completa sul Flauto di Pan Acquista il romanzo su Amazon
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