Oggi online sul Flauto di Pan la recensione di Miriam Mastrovito del romanzo 'Morte con Carne' di Shane McKenzie, disponibile su Amazon.
Dalla recensione: (...) Lo scenario su cui si apre il romanzo è di un’attualità inquietante. Non ho potuto fare a meno di pensare al muro di Trump, a quello che sta accadendo di recente in America e non vi nascondo che ho sentito un brivido corrermi lungo la schiena. La storia che segue non è incentrata sulla politica né esprime giudizi in tema di immigrazione, si tratta di un extreme horror finalizzato soprattutto all’intrattenimento, ma il legame saldo con un contesto reale e familiare fa schizzare subito la tensione a livelli altissimi. Una delle peculiarità che caratterizzano l’opera, e che dal mio punto di vista la rende particolarmente interessante, risiede infatti nel perfetto connubio che si crea fra splatter e terrore fine. (...) Lo stile è ipnotico, le scene splatter che si susseguono a ritmo serrato sono così crude e dettagliate da mettere a dura prova gli stomaci più deboli. Eppure, fra spuzzi di sangue e carne fatta a pezzi mettono radici anche sentimenti profondi, sentimenti violenti, disperati. In Morte con carne non c’è solo orrore fine a stesso, non c’è solo il sensazionalismo della violenza che raggiunge picchi estremi divenendo quasi oscena, c’è anche il dramma dell’emigrazione, la fame, la solitudine, la tristezza dell’amore non corrisposto, la disperazione che sfocia nella follia sospingendoci in corsa verso un finale perfetto che, nel sorprenderci, non ci dona sollievo ma, in sintonia con l’efferatezza della storia narrata, stringe come un cappio alla gola e torna a farci tremare, catturandoci in un perverso loop.. Leggi la recensione integrale sul Flauto di Pan. Acquista il libro su Amazon
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