Online su Mangialibri la recensione di David Frati del romanzo 'La Casa a Nazareth Hill' di Ramsey Campbell.
Estratto della recensione: (…) Questo romanzo del 1996 rappresenta una decisa eccezione e non ci sorprende che nella sua nota finale il traduttore Daniele Bonfanti confessi di aver avuto una certa difficoltà a rendere la prosa ricca e irta di allusioni, giochi di parole, riferimenti e allegorie dell’autore. Con abilità da consumato storyteller, Campbell riesce a dare a questa storia — il filone è quello delle “haunted houses”, pur con qualche variazione sul tema — il ritmo e la visionarietà di un incubo opprimente. Il leit motiv della storia è il rapporto complesso e malato tra padre e figlia, ma la bravura di Campbell sta nel non dare certezze al lettore: le visioni di Amy sono reali o immaginarie? È il passato terribile e maledetto di Nazareth Hill che torna a impestare il presente o è il seme di follia nascosto nel DNA della famiglia della protagonista che ha di nuovo germogliato? Non possiamo saperlo con certezza. E le annotazioni a margine della Bibbia trovata da Amy sono vecchie richieste di aiuto o sintomi del suo stesso delirio? Anche qui, il lettore è lasciato solo a sciogliere la matassa di una storia cupa e malata e nerissima, che tocca corde profonde lasciando dietro di sé un senso di inquietudine e spiacevolezza, una nebbia nel cuore che fa fatica a diradarsi anche molti giorni dopo la lettura. (…) Leggi la recensione su Mangialibri Acquista il libro su Amazon
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