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LE UNDICIMILA VERGHE di Guillaume Apollinaire (PREORDINE)
Le Undicimila Verghe (Les Onze Mille Verges) è un romanzo hardcore-horror (sì, così andrebbe oggi definito) di Guillaume Apollinaire del 1907, che può essere definito a metà strada tra De Sade, con tutti gli estremi del caso, addirittura superati in questo libro, e l'affilata satira di Rabelais.
Questa fusione, inedita per i primi del novecento, a cui si aggiunge la prosa di alto livello di un genio come Apollinaire, dà vita a un'opera assolutamente straordinaria, che anticipa di almeno settant'anni i temi cardine dello splatterpunk, per ciò che riguarda la critica sociale e controculturale accompagnata da temi e situazioni estreme, e del più moderno extreme e hardcore horror, dando in pasto al lettore contenuti espliciti e di rottura sulla sessualità fortificati da scene di puro horror/slasher e deviazioni e torture di ogni genere, verniciate di grottesco e volutamente esagerate. Un libro che dunque rappresenta, a un'attenta analisi, la nobile origine, il sangue blu del genere extreme e hardcore horror.
Il particolare titolo del libro prende spunto dalle undicimila vergini della leggenda di Sant’Orsola, che scelsero il martirio invece di assecondare le smanie di sesso di un esercito di Unni.
Il romanzo ridicolizza la bigotta società del tempo, i tabù e le convenzioni borghesi, attraverso l'utilizzo di personaggi tratteggiati dall'autore come 'caricature sociali', rappresentanti degli archetipi del tempo, e prende d'assalto i valori del moralismo cattolico.
Accanto a ciò, per ciò che riguarda i più efferati e scandalosi contenuti, Apollinaire non si fa mancare nulla: sodomia, lesbismo, onanismo, voyeurismo, feticismo, sadomasochismo, pedofilia, gerontofilia, zoofilia, coprofilia, necrofilia, orge, stupri, omicidi e torture, il tutto dipinto e distribuito sulla tela dell'ironia e del grottesco, mai fine a se stesso, e con una cifra letteraria di assoluto livello.
La traduzione sarà curata da Barbara Manzetti, protagonista da oltre trent'anni della scena artistica indipendente in Francia e Belgio, che ha già tradotto per noi il romanzo Justine di De Sade, recuperandolo nella primissima stesura del 1787.
Edizione Collection con tiratura limita e copie numerate, sovracoperta clandestina 'all black', illustrazione di copertina di Pierluigi Abbondanza e illustrazioni interne di vari artisti, circa 140 pagine, collana Imaginarium, in uscita a Gennaio 2023